di Stefania Marignetti
In Italia, ogni anno, circa 2,7 milioni di persone chiedono un aiuto presso un'organizzazione di assistenza per procurarsi un pasto. Allo stesso tempo, le Pmi italiane del commercio e della ristorazione producono ogni anno oltre 1,2 miliardi di euro di eccedenze alimentari. Si tratta di cibi e prodotti che rispondono a tutti gli standard qualitativi di sicurezza alimentare, ma che per varie ragioni non sono più vendibili. Sono i dati diffusi oggi in occasione della presentazione della piattaforma BitGood di Confesercenti, grazie alla quale i piccoli esercizi commerciali, come negozi e ristoranti potranno ridurre gli sprechi alimentari e risparmiare sulle imposte, facendo solidarietà, in maniera ancora più semplice.
"Diffondere le opportunità della legge 166/2016 e offrire gli strumenti per metterla in pratica anche ai piccoli esercizi, presenti in modo capillare sul territorio è oggi una delle nostre priorità", così Maria Chiara Gadda, proponente della legge 166 detta ‘antispreco‘. La piattaforma, spiega Gadda, "è uno strumento semplice e immediato per mettere in relazione donatori e associazioni e alleggerire, grazie alla tecnologia, gli adempimenti burocratici".
Presente sulla piattaforma promossa da Confesercenti anche la Comunità di Sant'Egidio. "In Italia è aumentata di molto la povertà estrema, con le fasce più deboli che si sono ulteriormente indebolite - spiega Stefano Carmenati, amministratore generale della Comunità di Sant’Egidio - E' una povertà che da anni non si vedeva. Siamo una società in crisi, anche dal punto di vista umano. Dare da mangiare a chi ne ha bisogno non è assistenzialismo, ma è il primo approccio per iniziare un percorso di rinascita per le persone che, a causa della povertà, hanno perso relazioni fondamentali. Donare fa bene e fa vivere più felici, e non esiste nessuno contento di sprecare qualcosa. Oggi c’è uno strumento informatico e di relazioni che può aiutarci a cambiare le cose".
Primo ad annunciare di aver adottato la piattaforma BitGood per la gestione delle eccedenze, il direttore generale del Centro Agroalimentare di Roma che ha anche sostenuto il progetto. "Nella filiera del recupero - dice Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati e dg del Car - un posto molto importante è occupato dai Mercati all’ingrosso, attraverso i quali transitano ogni giorno tonnellate di prodotto fresco che a volte rischiano di essere sprecate. Dal mio punto di vista privilegiato di presidente della Rete italiana dei Mercati e di focal point per la Fao dei Mercati in Europa posso dire che il sistema di recupero delle eccedenze basato soltanto sulla sensibilità personale degli operatori non è più sufficiente".
Come funziona. La piattaforma digitale Bitgood, accessibile via web su www.bitgood.it o attraverso l’app mobile BitGood per iOs e Android, si propone di fare incontrare solidarietà e sostenibilità, indirizzando a chi ha bisogno le eccedenze alimentari di negozi e ristoranti, attraverso una procedura immediata, ma al tempo stesso sicura e certificata. I donatori potranno inserire i prodotti da donare e il sistema individuerà automaticamente il beneficiario più adatto, in termini di disponibilità al ritiro, vicinanza sul territorio e rapidità, rating assegnato agli operatori.
La piattaforma di Confesercenti inoltre integra anche una tecnologia a registri distribuiti che permette di tenere traccia della provenienza e della destinazione delle donazioni. Una sicurezza in più per chi riceve e un vantaggio per chi dona: grazie alla sua tecnologia di certificazione, infatti, BitGood produce automaticamente tutta la documentazione necessaria per l'accesso alle agevolazioni fiscali previste, grazie alle quali le Pmi che fanno solidarietà possono risparmiare fino a 1.000 euro l'anno di imposte.
"La questione della sostenibilità, sociale e ambientale, dell'attività economica non è più rinviabile e va affrontata anche con le armi dell'innovazione: il progetto BitGood è un esempio di come la tecnologia può mettersi al servizio non solo dei commercianti, ma anche del territorio in cui operano e vivono, come dimostra l’adesione importante del Car e della comunità di Sant’Egidio - spiega la presidente di Confesercenti Patrizia De Luise - BitGood permette infatti di applicare una buona pratica a un tema importante come quello dello spreco alimentare in un meccanismo che premia sia gli imprenditori che la rete della comunità il danno dello spreco di eccedenze, infatti, non è solo ascrivibile al mancato consumo, ma anche all'aumento inevitabile della mole dei rifiuti. Con i conseguenti costi per la collettività ed anche per le imprese".
La piattaforma incassa anche il sostegno dell'Anci che il 27 febbraio firmerà con Confesercenti un protocollo per la sua diffusione e il suo "per fare in modo che funzioni negli 8mila comuni italiani che rappresentiamo", dice Matteo Ricci, vicepresidente nazionale dell’Anci.